Ottimo responso per il convegno "I Colori per l'Architettura" che si è tenuto presso l'hotel Meridien Art+Tech, al Lingotto di Torino, martedì 1° Luglio 2008.
Organizzato dall'Istituto del Colore e da Covema Vernici nell'ambito delle manifestazioni collegate alla conferenza mondiale dell'UIA (Unione Internazionale degli Architetti), il convegno ha toccato il tema dell'utilizzo del colore in architettura, sempre più visto come elemento qualificante e sostantivante di un progetto architettonico e non solo più come aggettivo applicato ex-post.
Gli oltre 80 partecipanti hanno evidenziato molto interesse, dimostrando che il convegno deve aprire un canale di comunicazione fra tutti gli attori del mercato per sviluppare ulteriormente il tema proposto.



Fulvio Beretta
, libero professionista e socio fondatore dell'Istituto del Colore, ha dato il benvenuto ai partecipanti, presentando le attività dell'Istituto e sottolineando come in tutte le numerose relazioni della conferenza mondiale dell'UIA non ce ne fosse alcuna che parlasse in modo esplicito di colore e come questo tema, invece, meritasse molta più attenzione.

Orietta Pelizzari, color designer e "cool hunter", ha mostrato come i colori dell'architettura prendano spunti e "contaminazioni" da molti settori, evidenziando come la moda ed altri mercati di tendenza alimentino un continuo scambio di proposte e di reazioni e di come l'architettura stia sempre più rappresentando il vero "packaging" della moda, mostrando le strette correlazioni fra le ultime realizzazioni di moda degli stilisti di grido ed i loro negozi più trendy nelle città più importanti.

Riccardo Zanetta, noto architetto torinese esperto di Piani Colore negli ambiti urbani e industriali, ha parlato dell'utilizzo del colore nelle aree industriali evidenziando, dopo un interessante percorso storico, come sia importante recuperare con intelligenza le vecchie aree, utilizzando il colore come elemento qualificante, e come anche i capannoni prefabbricati delle nuove zone, che spesso vengono lasciati anonimi o talvolta colorati senza progettualità, possano invece essere valorizzati da un corretto "intervento colore".

Gianni Martinetti, di Covema Vernici, ha presentato le ultime ricerche dell'azienda sul colore, sottolineando come la Covema abbia fatto proprio del colore e della sua presentazione agli utenti finali e ai professionisti un tema distintivo della propria proposta commerciale: il colore come un "vero prodotto da vendere". Ha poi illustrato le ulime collezioni: "COLORETREND", giunta alla sua seconda edizione biennale, che presenta una raccolta di colori e di abbinamenti di tendenza per gli interni; "ARCHICOLOR - Esterni di tendenza in architettura" che, seguendo le ultime richieste del mercato e sfruttando le più recenti tecnologie produttive, presenta le gamme di colori più vivaci per i nuovi contesti urbani, industriali e rurali. Ha anche sottolineato la necessità di stringere il rapporto fra i professionisti e le aziende di produzione per creare quella "cultura del colore" e della corretta applicazione dei prodotti che eviterebbe le difficoltà e le incomprensioni che talvolta si riscontrano sul mercato.

Jorrit Tornquist, biologo e architetto, uno dei maggiori esperti dell'uso del colore in architettura, ha presentato i suoi più recenti e significativi lavori che, prendendo spunto da come in natura gli animali si mimetizzano o si fanno notare, utilizzano il colore per nascondere, per esaltare o per dare un significato compiuto alle opere architettoniche industriali.

Una giornata vivace e di sicuro interesse che apre un dialogo importante fra i diversi attori della filiera del colore che vedrà sicuramente nuovi incontri nel prossimo futuro.


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