Gianni Martinetti
DECORIVESTIMENTO 961 - Nuovo Video
E' ora possibile vedere dal vivo le sequenze applicative con le quali questo prodotto permette di ottenere, con una semplice applicazione a pennello, un originale e gradevolissimo effetto estetico. Giocando sull'accumulo delle cariche più grossolane, alternate a zone più lisce e sfumate, si ricreano sulle superfici delicati chiaroscuri e leggeri rilievi sabbiosi che ricalcano le profondità di tinta, le semitrasparenze, le opacità e i movimenti cromatici e materici tipici dei sistemi più tradizionali. Guarda il video.
COLORGEST 9.02 - Ulteriori novità
Muffe sui Rivestimenti a Cappotto
CAUSA: l'isolamento termico degli edifici, mediante il rivestimento a cappotto, consiste nel fissare sulla superficie esterna delle murature lastre di materiale isolante di spessore più o meno alto in funzione dell’esposizione e della zona nella quale si trova l’edificio. Successivamente, la lastra viene protetta dalle intemperie con una finitura, solitamente un rivestimento plastico a spessore, che ha anche uno scopo decorativo.
Muffe sui Rivestimenti a Cappotto
Sulla superficie delle finiture esterne dei rivestimenti a cappotto si nota la presenza di muffe e alghe più frequentemente che sulle finiture di opere murarie non isolate. Qual è il motivo? Il difetto può essere evitato?
CAUSA: l'isolamento termico degli edifici, mediante il rivestimento a cappotto, consiste nel fissare sulla superficie esterna delle murature lastre di materiale isolante di spessore più o meno alto in funzione dell’esposizione e della zona nella quale si trova l’edificio. Successivamente, la lastra viene protetta dalle intemperie con una finitura, solitamente un rivestimento plastico a spessore, che ha anche uno scopo decorativo.
La quantità di calore Q che passa nel tempo t attraverso una parete di spessore s, per una superficie S, le cui facce hanno temperature T1 e T2 è data da:
dove λ è il coefficiente di conducibilità termica ed è caratteristico di ciascun materiale.
Da questa relazione si deduce che più basso è λ più bassa è la quantità di calore che attraversa la parete, e di conseguenza più alta è la differenza di temperatura tra le due facce della parete
Da questa relazione, infatti, si ricava:
cioè, la differenza di temperatura tra le due facce è inversamente proporzionale al coefficiente di conducibilità λ.
Se si considera che il valore di λ per una muratura è approssimativamente 0,8-1 mentre quello di una lastra di polistirene è mediamente 0,027 misurato in kcal/mh°C, si comprende come d’inverno la temperatura della parete rivestita con cappotto sia più bassa rispetto a quella non rivestita, mentre d’estate è il contrario.
La figura mostra in modo semplificato l’andamento della temperatura.
Condense e muffe
L’umidità relativa (UR) è data dal rapporto tra la quantità d’acqua, allo stato di vapore, contenuta realmente nell’aria e il contenuto massimo d’acqua, allo stato di vapore che l’aria può contenere ad una data temperatura. Quando la temperatura dell’aria scende diminuisce anche la quantità di vapore che può contenere, quindi la quantità di vapore in eccesso si condensa su una superficie più fredda. Semplificando: a 10°C l’aria può contenere 7,6 grammi di vapore per kg. Supponiamo che ne contenga 6,1 g/kg (UR=80%): Se la temperatura scende a 5°C l’aria può contenere 5,4 grammi per kg, quindi diviene sovrasatura e il vapore in eccesso condensa dove trova la superficie più fredda. Non c’e dubbio che sulla superficie di un rivestimento a cappotto si abbia una maggiore probabilità di avere condensa, quindi umidità, rispetto a una muratura non rivestita. É noto che le muffe, per colonizzare, hanno bisogno d’umidità.
SOLUZIONE: la risposta alla prima domanda risulta evidente da quanto detto sopra. Quanto alla seconda, il modo più efficace per ridurre l’insorgenza del fenomeno è di rimuovere le ventuali spore presenti sulla facciata, preparando la superficie con la nostra SOLUZIONE SANITIZZANTE s.100 seguendo le specifiche.
Applicare quindi come finitura uno dei nostri RIVESTIMENTI a SPESSORE ACRILSILANICI (s.910 - 912 - 915 nelle granulometrie da 1,0 - 1,2 - 1,5 mm) oppure la nostra serie acrilsilanica fibrata "FIBROTECH" (s.920 - 922 - 925 - 918 nelle granulometrie da 1,0 - 1,2 - 1,5 - 1,8 mm) tutti contenenti gli additivi antimuffa-antialga di protezione. La nostra serie di TONACHINI SILOSSANICI (s.960 - 962 - 965 nelle granulometrie da 1,0 - 1,2 - 1,5 mm) permette, grazie alla particolare resina, una minore penetrazione dell'umidità e quindi una ulteriore protezione.
L’esperienza pratica porta ad affermare che l’insorgenza di muffe e alghe sulle pareti sia poi più o meno favorita anche da una serie di “variabili al contorno” (esposizione delle pareti, microclima locale, contesto costruttivo, ambiente rurale o urbano, minore densità dei pannelli isolanti e conseguente assorbimento di acqua se non protetti adeguatamente, applicazione della finitura senza un adeguato fondo) che attengono al campo della buona pratica applicativa e della biologia anzichè della termodinamica. Se si possono ipotizzare situazioni particolarmente gravose di infestazione è bene additivare il Rivestimento di Finitura con apposito ADDITIVO ANTIALGA s.150 in ragione di 100 gr (ml) per latta da 25 kg.
Pittura Metallizzata per Esterni s.182
Nell'ambito dei prodotti vernicianti, la nostra azienda ha lanciato nel tempo, al fianco dei prodotti più tradizionali, un'ampia gamma di prodotti più tecnici come i prodotti Anticarbonatazione per CLS (s.250) e Anticrepe s.114 e s.750.
"DARE COLORE al MERCATO del FUTURO" Montecatini Terme - 8 Maggio 2009
Il convegno 2009, dal titolo "DARE COLORE al MERCATO del FUTURO", si divide in due sessioni e ribadisce la ferma volontà dell'azienda di affrontare le attuali difficili situazioni di mercato operando su tre fronti: PENSIERO a COLORI, CAMBIAMENTO e AZIONE
"Investire" una giornata di lavoro in questo particolare 2009 per provare a sentire qualche cosa di "diverso" può essere di stimolo al necessario cambiamento che questi tempi difficili e "rivoluzionari" spesso richiedono e impongono.
Se sei un distributore o un professionista del settore ti aspettiamo, nostro gradito ospite, a Montecationi Terme, l'8 di Maggio 2009, presso la sala congressi del Grand Hotel Vittoria.
COLORETREND 2010-2011
Orietta Pelizzari e Matteo Bardi, i curatori per l'Istituto del Colore dell'edizione 2010-2011, hanno raccontato con un "giro del mondo in ottanta minuti" dove nascono queste tendenze e quali colori sembrano emergere per i prossimi anni, osservando cosa sta succedendo nell'arredamento, nel design, nella moda, nell'architettura, nell'arte, nella tecnologia, nell'auto.
Una giornata ricca di spunti interessanti e "colorati" che fanno capire come un colore può essere presentato e contestualizzato nel momento in cui sia necessario aiutare l'utente finale per una corretta scelta cromatica di un progetto di interni.
Disponibile il nuovo Software Tintometrico COLORGEST 2010
Nato nel lontano giugno del 1988, quando ancora i PC erano merce rara e le formule dei tintometri venivano distribuite su carta o microfiches, il nostro software oggi si trasforma in versione Windows-like mantenendo le consolidate e apprezzate caratteristiche di semplicità operativa e di vicinanza pratica alle esigenze del cliente.
Giunto alla versione 6.0x, presenta oggi oltre 102.000 formule nel sistema PRO-ACQUA, 45.000 formule nel PRO-SINT e 13.000 nel COVEMIX-CASA.
Se siete utenti registrati, scaricate ed installate dalla sezione DOWNLOAD il nuovo software, richiedendo il nuovo codice di attivazione in azienda.
Vi saremo grati se vorrete segnalarci le vostre osservazioni sul nuovo software sul nostro modulo di valutazione COLORGEST 2010
Numerosi gli iscritti al concorso nazionale "ARCHITETTURA e COLORE"
Il concorso era aperto a progetti di interni (abitazioni, show room, uffici, alberghi, piscine scuole, ospedali) e rivolto ad architetti e designer professionisti, oltre che a studenti iscritti a corsi afferenti le facoltà di Architettura o le scuole di design.
Con questo concorso, che si inserisce nell'ambito del più ampio progetto aziendale COLORETREND, la Covema vuole sottolineare l'importanza che l'uso del colore ha nella progettazione architettonica quale strumento atto a commentare lo spazio nelle sue articolazioni, sottolinearne o modificarne il significato, rinforzare le gerarchie degli ambienti, svelare le relazioni ambiente/oggetto e fra oggetti, modulare gli effetti dell'illuminazione.
Giovedì 13 Novembre le buste dei concorrenti verranno aperte di fronte alla Giuria e nei giorni successivi verranno pubblicati i nomi dei progetti vincitori.
Scarica il Bando di concorso
Nuovo COVEMIX PRO-ACQUA 2010
Con nuove paste studiate espressamente per la massima resistenza ai raggi ultravioletti e agli agenti atmosferici e con una nuova raccolta colori specifica per soddisfare le richieste di colori brillanti e tonali per esterno (collezione ARCHICOLOR), oggi COVEMIX PRO-ACQUA è certamente uno dei sistemi tintometrici più specializzati ed evoluti del mercato.